Le copertine sono nere, in perfetto stile SE,casa editrice erede della vecchia Guanda. Si chiama «Assonanze» ed è una nuova collana che prende avvio con due proposte: Al faro, di Virginia Woolf, nella traduzione dell’americanista e scrittrice Nadia Fusini, eLa rima del vecchio marinaio, di Samuel Taylor Coleridge, nella versione del poeta Giovanni Giudici, con originale a fronte.
Niente risvolti, niente quarte di copertina, niente biografie degli autori sulle bandelle: scelte snobistiche che solo SE, oggi, può permettersi, quasi trascurando le esigenze della libreria.
Parlano i titoli, parlano le immagini di copertina.
Parlano, a chi voglia sfogliarli, soprattutto le appendici iconografiche, un pallino di Carlo Corsi, il fondatore-direttore, che ne ha fatto sin dall’inizio un tratto distintivo dei volumi SE.
Il Coleridge porta le illustrazioni di Gustave Doré, il romanzo della Woolf è accompagnato da una biografia fotografica che si apre con il ritratto ravvicinato della scrittrice .
Seguiranno il Quaderno di appunti di Katherine Mansfield tradotto da Elsa Morante e un Apuleio nella versione di Massimo Bontempelli.
Assonanze, appunto, anche impreviste: affinità elettive, sodalizi a distanza.
Claudia Liso